lunedì 23 novembre 2009

Tiziano Terzani (1938-2004)

Colombo, 11 novembre 1995. Una mattina il Galle Face Hotel è scosso da una violenta esplosione. I cadaveri, a pezzi, una torso là, una testa, un pene, le dita di una mano. Sparsi all’angolo della strada, sono osceni; ma le cornacchie sono le sole a protestare per quegli scombinati brandelli di umanità finiti improvvisamente anche sugli alberi. Il loro petulante gracchiare, nel silenzio stupefatto seguito alle esplosioni, pare il commento più saggio alla follia cui tutti qui, dopo un po’, sembriamo fare l’abitudine.
… degenerazioni e contraddizioni: in un paese dominato dal buddismo, religione della non violenza, il primo assassinio politico fu commesso da un monaco buddista; in una società dove il crimine e l’assassinio erano pressoché sconosciuti, la violenza divenne presto una costante della vita quotidiana. In Asia 1998 Longanesi

Facciamo più quello che è giusto, invece di quello che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi. (da Lettere contro la guerra)
Solo se riusciremo a vedere l'universo come un tutt'uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua diversità, cominceremo a capire chi siamo e dove stiamo. (da Lettere contro la guerra)
Guarda un filo d'erba al vento e sentiti come lui. Ti passerà anche la rabbia. (da Lettere contro la guerra)

"Io chi sono?". La risposta sta nel porsi la domanda, nel rendersi conto che io non sono il mio corpo, non sono quello che faccio, non sono quello che posseggo, non sono i rapporti che ho, non sono neppure i miei pensieri, non le mie esperienze, non quell'Io a cui teniamo così tanto. La risposta è senza parole. È nell'immergersi silenzioso dell'Io nel Sé. (da Un altro giro di giostra)…È sempre così difficile giudicare il senso di quel che ci capita nel momento in cui ci capita e bisognerebbe imparare, una volta per tutte, a dare meno peso a quella distinzione– bene o male, piacere o dispiacere– visto che il giudizio cambia col tempo e spesso il giudizio stesso finisce per non avere alcuno valore.

La regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è più speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta. (da La fine è il mio inizio)

La Storia non esiste. Il passato è solo uno strumento del presente e come tale è raccontato e semplificato per servire gli interessi di oggi. (da Buonanotte sig. Lenin).

L'inizio è la mia fine e la fine è il mio inizio. Perché sono sempre più convinto che è un'illusione tipicamente occidentale che il tempo è diritto e che si va avanti, che c'è progresso. Non c'è. Il tempo non è direzionale, non va avanti, sempre avanti. Si ripete, gira intorno a sé. Il tempo è circolare. Lo vedi anche nei fatti, nella banalità dei fatti, nelle guerre che si ripetono. (da La fine è il mio inizio).

L'unico vero maestro non è in nessuna foresta, in nessuna capanna, in nessuna caverna di ghiaccio dell'Himalaya… È dentro di noi! (citato in Dentro di noi, Parlano i lettori di Tiziano Terzani –TEA, a cura di A. Bortolotti e M. De Martino.

Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare, darsi tempo, stare seduti in una casa da tè ad osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l'amico di un amico di una persona che si è appena incontrata e il posto più scialbo, più insignificante della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare senza più il bisogno di andare altrove. La miniera è esattamente la dove si è: basta scavare. (da Un indovino mi disse).

Una strada c'è nella vita. La cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici "oh, guarda, c'è un filo". Quando vivi non lo vedi il filo, eppure c'è. Perché tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, si crede, dal libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa dentro di te che è innanzitutto il tuo istinto, e poi da qualcosa che gli indiani chiamano il karma accumulato fino ad allora. (da La fine è il mio inizio)
Quando la religione diventa un grande potere all'interno dello Stato, lo Stato di per sé perde potere sui suoi cittadini. (da Buonanotte sig. Lenin).

Vivo ora, qui, con la sensazione che l'universo è straordinario, che niente ci succede per caso e che la vita è una continua scoperta. E io sono particolarmente fortunato perché, ora più che mai, ogni giorno è davvero un altro giro di giostra. (da Un altro giro di giostra).

Oggi l'economia è fatta, per costringere tanta gente, a lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose per lo più inutili, che altri lavorano a ritmi spaventosi, per poter comprare, perché questo è ciò che da soldi alle società multinazionali, alle grandi aziende, ma non dà felicità alla gente. Io trovo che c'è una bella parola in italiano che è molto più calzante della parola felice, ed è contento, accontentarsi, uno che si accontenta è un uomo felice. (da Anam, il senzanome, 2004).

Ho scoperto prestissimo che i migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla. (da "Un indovino mi disse")

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