martedì 1 febbraio 2011

Viaggio in Siria. Una notte al monastero di Mar Musa si lascia il pulmino a 500 mt si prende uno zainetto, la scalinata a piedi è un pò faticosa, l'ambiente è spartano e ci vuole molto spirito di adattamento, ma l'esperienza può essere molto profonda e positiva.
Mar Musa (letteralmente Monastero di San Mosè l'Abissino) è una comunità monastica di rito siriaco-cattolico nei pressi della cittadina di Nabk, a circa 80 kilometri a nord di Damasco, in Siria. Il luogo fu abitato fin dalla preistoria da popolazione che ne sfruttavano i naturali anfratti e la presenza di acqua. In epoca
romana fu abitata da anacoreti che a poco a poco costituirono la prima comunità monastica. La tradizione locale vuole che Mosè l'Abissino, figlio di un re etiope, dopo aver rifiutato di succedergli al trono, preferì la vita eremitica, si sposta in Egitto poi in Terra Santa poi in Siria in una grotta nella valle dove oggi sorge il monastero. Venne ucciso da soldati bizantini. Il corpo del martire venne li portato in patria dai famigliari, solo un pollice venne custodito in Siria. La chiesa principale del monastero possiede preziosi affreschi risalenti all'XI e al XII secolo d.C. La comunità di Deir Mar Musa è stata fondata dal gesuita padre Paolo Dall'Oglio ed ospita aderenti sia di rito cattolico che siro-
ortodosso. È dedicata principalmente al dialogo interreligioso con il
mondo musulmano.

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