mercoledì 17 novembre 2010

L'India di Tiziana Ripepi

Abbiamo il piacere di presentare e proporre l'India di Tiziana Ripepi dal 27 dicembre al 12 gennaio.
Chi è Tiziana? Risponde lei.
Mi chiamo Tiziana Ripepi e da oltre venticinque anni vivo e lavoro tra l’India e l’Italia. In questo lungo periodo ho studiato e condotto ricerche, con finanziamenti e borse di studio di entrambi i paesi e ho lavorato nel campo del turismo e della mediazione culturale. Ho cominciato il mio percorso di ricerca nei primi anni novanta, nel nord dell’India, per la stesura della tesi di laurea. Ho vissuto a Varanasi, dove ho imparato la lingua hindi ospite di una famiglia indiana e di un monastero in cui facevo le mie ricerche; poi mi sono spostata al sud, nello stato del Karnataka, per il dottorato di ricerca. Il Karnataka mi ha affascinato a tal punto che per studiarne a fondo la cultura e la società, ho imparato la lingua kannadae ho viaggiato intensamente, vivendo nei villaggi, nei luoghi di pellegrinaggio e nei monasteri, incontrando intellettuali e contadini, leggendo e traducendo in italiano la loro letteratura e imparando i loro dialetti. Le mie ricerche sono state finanziate dall’Indian Council for Cultural Relation, che rappresenta il Ministero degli Affari Esteri dell’India.
La gente del Karnataka ha apprezzato molto il mio interessamento persua lingua e la sua cultura e mi ha più volte conferito premi e riconoscimenti, mi ha intervistata alla radio e alla televisione e, soprattutto, mi ha costantemente offerto una cordiale ospitalità.
Sin dagli anni ottanta ho lavorato in tutta l’India come mediatrice culturale per il turismo di massa, con grandi tour operator, e occasionalmente per il turismo alternativo con partners come l’ASSEFA , ma ultimamente ho indirizzato le mie energie verso il turismo sostenibile che, secondo me, potrebbe diventare uno strumento di sviluppo importante per l’India rurale. Le mie ultime esperienze in questo campo vanno di pari passo con la fondazione della Nadayoga Society, di cui sono vicepresidente. Si tratta di un’associazione di promozione sociale i cui progetti ruotano intorno a un piccolo ashram del Karnataka settentrionale cui sono profondamente legata. Al momento sto imparando un’altra lingua indiana, il tamil, e seguo un progetto di traduzione dalla letteratura kannada medioevale e contemporanea in accordo con la Sahitya Akademi di New Delhi (la principale accademia letteraria indiana). Le mie pubblicazioni riguardano aspetti della religione e della letteratura del Karnataka.
Vi segnalo i titoli meno specialistici:
Tiziana Ripepi, Non c'è morte per i nostri: l'esperienza di un lingayata del Karnataka settentrionale, in Luoghi dei morti ( fisici, mentali, metafisici) nelle tradizioni religiose dell’India, a cura di S. Piano, Edizioni dell’Orso, Alessandria 2005.
Śrinivasa, Mangamma dello yogurt, traduzione annotata dal kannaḍa a cura di Tiziana Ripepi,in A Oriente! Numero speciale multilingue. Le armi dell'India, le armi della pace. Anno IV - Numero 10 inverno 2003-2004, pp. 84-99.(Potete contattare la casa editrice )
E poi un articolo, in inglese, online. Questo è il più recente: Tiziana Ripepi, A proposito di Kalyana come avimuktakshetra, in Tīrthayātra. Essays in Honour of Stefano Piano, Edizioni dell’Orso, Alessandria 2010.
Per partecipare al viaggio numero verde 800 91 99 83. Oppure inviate una mail

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